Anche in questa terza “puntata” della “rubrica” Opera omnia parlerò di un’autrice.
Quote rosa a parte, prometto che ci sarà spazio anche per i maschietti.
La protagonista di oggi, Maria Fazio, è un’ottima penna che spazia dal Fantasy al giallo classico. Autrice molto sensibile, io che la conosco (anche se non proprio di persona personalmente, come direbbe Catarella) vi posso assicurare che è un fiume in piena: ha così tante idee per nuovi soggetti da fare invidia a chiunque si cimenti nella minor arte della letteratura.
Vediamo chi è.
Maria Fazio, siciliana, di un bel paese ai piedi dell’Etna, scrive da sempre perché, come dice lei stessa, la scrittura è l’unico modo per tirare fuori dalla testa tutte le storie che ci sono dentro.
Laureata in Scienze politiche nell’ambito sociologico, ha acquisito un Master in Creazione di Progetti Sociali e Sviluppo Locale.
Però! Hai capito questa Maria Fazio?
Appassionata di libri, di comunicazione, di musica e di arti grafiche Maria Fazio è una creativa a 360 gradi che lavora nell’ambito del customer care.
Amante della natura, gestisce il blog creativo finestrasulmondo.net
Ho dato un’occhiata qua e là e ho rosicato, perché finestrasulmondo.net è davvero una bella vetrina ricca di spunti interessanti.
Meno male che non mi è mai passato per la testa di tenere un blog vero… cioè, ok, scrivo queste paginette per divertimento, ma non hanno nulla da spartire con i blog seri.
Torniamo a lei, a Maria Fazio.
Dopo aver pubblicato qualche racconto su collane collettive (potete trovarne alcuni tra le pagine del suo blog), nell’agosto del 2018 esordisce nel mondo del self publishing con Il SenzaVoce.
- Editore : Youcanprint (28 agosto 2018)
- Lingua : Italiano
- Copertina flessibile : 196 pagine
- ISBN-10 : 8827843140
- ISBN-13 : 978-8827843147
- disponibile anche in formato digitale, pubblicato da Finestrasulmondo
Vediamo cosa dice la descrizione ufficiale.
…e se la magia fosse un male che avvelena il mondo?
Nell’immaginario regno di Sirràdh, un mondo maltrattato dall’abuso della magia da parte degli infimi stregoni, e dove il vento ha smesso di “respirare”, il SenzaVoce è un ragazzino con il viso sporco di fuliggine, che indossa un berretto sgualcito e comunica tramite gesti buffi.
Questo ragazzino silenzioso, ma allegro e vivace, si ritrova per caso a intraprendere una pericolosa avventura in compagnia di Odrem, il principe del regno di Sirràdh, insieme al quale cercherà di contrastare la magia cattiva e lotterà per far soffiare nuovamente il vento.
Un giovane protagonista che non perde mai la speranza per un romanzo che mostra l’importanza di non fidarsi delle apparenze, e di dare Voce alla propria identità.
Età di lettura: da 10 anni.
Volete sapere cosa ne penso io? Eccovi accontentati.
Il SenzaVoce è un libro d’avventura per ragazzi che parla di amicizia e amore. Rientra nella categoria dei fantasy, ma secondo me non segue proprio le regole del genere. Per quanto, come tutti i fantasy, nasconde dietro la trama un messaggio avvincente e profondo.
Quale messaggio?
Beh, questo lo lascio scoprire a chi deciderà di leggere il libro (spoiler, non sia mai!).
Ah… se volete farvi un’idea è disponibile gratuitamente con Kindle Unlimited il “prequel” Il lago del silenzio.
Ecco la trama ufficiale.
Un viaggio sta per cominciare.
Il Re Sirrel è morto e suo figlio, il principe Odrem, riceve una lettera che lo informa dell’accaduto e che lo invita a ritornare a palazzo.
Lo attende un viaggio lungo e pericoloso ma prima di partire il suo saluto sarà per l’anziana guaritrice che vive nei pressi del Lago del Silenzio.
De Il lago del silenzio posso dirvi che anche in questo breve racconto (di circa 30 pagine) dalla struttura inconsueta, emergono la sensibilità di Maria Fazio e la sua capacità di coinvolgere il lettore.
Arriviamo alla prima pubblicazione per una casa editrice, la LFA Publisher. Siamo nel febbraio del 2019 ed esce il romanzo Dove il soffitto incontra il cielo.
Editore:LFA Publisher
In commercio dal: 5 febbraio 2019
Pagine: 158 p., Brossura, non disponibile in formato digitale
EAN: 9788833431055
La quarta di copertina dice:
Si può sopravvivere senza alcun contatto sociale e senza vedere mai il cielo?
Questo romanzo ci racconta la storia tenera ed estrema di una bambina rifiutata dalla madre al momento della nascita e rinchiusa in uno sgabuzzino, che sopravvive grazie alle cure ingenue della sorellina.
La voce della protagonista è quella di Elisa, una bambina fragile, che si innamora della musica ascoltandola attraverso il soffitto. Un romanzo che parla di confini, di paure, di identità e di riscatto.
Come avrete intuito si tratta di un libro struggente che mostra al lettore quanto sia adattabile e forte la natura umana, soprattutto quando viene portata all’estremo. L’estremo del libro è quasi un paradosso, qualcosa di surreale: una bambina rifiutata dalla madre e costretta a vivere in uno sgabuzzino.
Il tema dell’amore, o più precisamente di alcune sfaccettature dei sui innumerevoli lati oscuri, viene sviscerato da Maria Fazio servendosi di due sorelle che subiscono l’unico mondo il cui è loro concesso vivere, come se fosse la normalità. Il tutto ha per colonna sonora la musica di un violino che proviene dal piano di sopra.
I temi dell’incomunicabilità e della resilienza (termine che odio, ma che si adatta perfettamente a questo frangente) vengono affrontati da Maria Fazio con l’esperienza di chi ha alle spalle la giusta formazione sociologica e la preparazione adeguata.
Insomma, Dove il soffitto incontra il cielo è un romanzo difficile, che mi sento di consigliare solo a chi ha intenzione di trovare tra le pagine di un libro qualcosa di più profondo di una semplice storia.
Per chi invece cerca nella lettura qualche momento di spensieratezza, sempre di Maria Fazio c’è la sua terza pubblicazione del dicembre del 2019, il giallo Pronto risponde l’assassino, edito dalla EEE Edizioni Tripla E.
- Editore : EEE – Edizioni Tripla E (dicembre 2019)
- Lingua : Italiano
- Copertina flessibile : 224 pagine
- ISBN-10 : 8855390392
- ISBN-13 : 978-8855390392
- disponibile anche nel formato digitale
Si tratta di un libro molto interessante, per diversi motivi, ma vediamo la trama, intanto.
Erica, una trentenne laureata in sociologia, svolge un lavoro che non la soddisfa, in un call center siciliano in cui sono impiegati circa settecento operatori.
Un giorno, uno dei dirigenti viene trovato brutalmente assassinato, e l’indagine è affidata al commissario Farina, da poco trasferito in Sicilia e alla sua prima esperienza con un omicidio.
Il call center è un microcosmo complesso, il poliziotto si rende ben presto conto di non avere in mano elementi utili alla soluzione del caso e chiede aiuto a Erica, dato che la ragazza gli pare sveglia e conosce bene il contesto, ma gli rimane il dubbio che la colpevole possa essere proprio lei.
Durante le indagini l’assassino (o l’assassina), tra paure, debolezze e sensi di colpa, rivela il suo delitto a una cliente che ha chiamato il call center per ricevere assistenza, ma che si mostra piuttosto arrogante, e la minaccia di morte, destabilizzando il suo equilibrio emotivo…
È abbastanza accattivante, che dite? Be’, ve lo dico io che l’ho letto. Lo è eccome. Ma se non mi credete potete farvi un’idea ascoltando l’incipit del libro sul canale YouTube della Narratrice Dei Sogni.
Giusto perché lo sappiate Pronto: risponde l’assassino ha vinto il concorso edizioni tripla E 2019 per il romanzo giallo inedito, ed è stato finalista al concorso Giallo festival nella sezione miglior ambientazione. Però! Niente male, no?
Il libro è disponibile sia cartaceo sia in formato digitale.
Come ho anticipato qualche riga più in su si tratta di un libro molto interessante per diversi motivi. Prima di tutto perché permette di approfondire l’argomento call center, ossia quello di un mondo silente, ma tutt’altro che silenzioso, che solitamente non viene considerato, se non per criticare gli operatori che contattano per fare pubblicità.
Poi perché è un libro scritto con garbo e proprietà di linguaggio, cosa non più così comune di questi tempi.
Infine perché Pronto risponde l’assassino è un giallo atipico. Lo definirei un giallo-non giallo, ossia un giallo che segue le regole del giallo, ma che vuole andare oltre. Mi spiego meglio, l’espediente del crimine è bene adoperato per lasciare a chi legge qualcosa in più della semplice condivisione della storia. Insomma, se non capite ancora cosa intenda dire, be’, non vi resta che leggerlo. Poi, vedrete che converrete senz’altro con me.
Con questo romanzo avrei finito, in realtà però Maria Fazio sempre nel 2019 ha auto-pubblicato anche Schede di Pregrafismo – linee, alfabeto, numeri e sillabe.
- Editore : Independently published (6 novembre 2019)
- Lingua : Italiano
- Copertina flessibile : 119 pagine
- ISBN-10 : 1704077923
- ISBN-13 : 978-1704077925
La descrizione ufficiale recita:
Per ogni bambino imparare a scrivere significa entrare a far parte del mondo comunicativo degli adulti.
Quindi incominciare a riconoscere le parole scritte rappresenta per loro una grande scoperta, che li fa sentire più coinvolti nelle attività dei grandi.
Le schede di Pregrafismo sono un importante strumento per aiutare il bambino in questa esperienza, con un approccio graduale e divertente.
Queste 116 schede di Pregrafismo sono state predisposte per accompagnare per mano i bambini in età prescolare, in questa nuova e meravigliosa avventura.
Ammetto di non aver letto né usato queste schede, ma che ci volete fare, i miei figli sono due giganti e, ormai, per la mia scrittura da gallina non c’è più niente da fare.
Bene mi fermo qui
Alla prossima
D.
***
Trattandosi di un opera omnia mi pare giusto aggiornare la pagina quando l’autore pubblica un nuovo libro.
La nuova uscita è Odore di zolfo
Generi: Noir
Editore Finestrasulmondo
Formato Ebook con Adobe DRM (ma presto sarà disponibile anche nella versione cartacea)
Pubblicato il 15/03/2022
EAN-139791221308785
Ecco come viene descritto dagli store online
Un romanzo noir in cui si alternano due voci narranti contrapposte. Due voci che rappresentano una sorta di viaggio interiore in cui si sfiorano due estremi, senza mai incontrarsi.
Lei è stata rapita. Non sa da chi, né perché. Ascolta da dietro una benda sugli occhi la voce del rapitore che le racconta la propria storia.
Lui è uno sconosciuto che le racconta di aver ucciso la donna di cui era innamorato ma che ha dimenticato di aver commesso il delitto.
Lei non vorrebbe ascoltare ma vorrebbe piuttosto dimenticare, in quanto si sente responsabile del suicidio del marito.
I sensi di colpa di entrambi i protagonisti sono il motore che spinge verso la morte. Mentre la volontà di ritrovare i propri ricordi e di raccontarli è il filo sottile che li tiene legati alla vita.
Quando i nodi della verità verranno a galla, si troveranno entrambi a scegliere tra la vita e la morte.
Circa un anno fa ho avuto la fortuna di fare da beta reader (detesto questo termine, ma nel settore va forte, quindi mi uniformo e lo uso) della versione non definitiva del testo. Già allora, comunque, il libro era promettente. Sono certo che Maria Fazio abbia lavorato minuziosamente per rendere Odore di zolfo ancora più accattivante e gustoso.
So che il libro ha avuto un percorso lungo, l’autrice ha rimaneggiato più e più volte la struttura prima di sentirla pronta, e questo le fa onore.
So anche che, pur avendo avuto la possibilità di pubblicare il libro con una casa editrice, ha preferito fare tutto da sola scegliendo di uscire con il marchio Finestrasulmondo
Una scelta coraggiosa, ma comprensibile.
Concludo con due chicche. La prima è la scintilla che ha dato vita a questo thriller psicologico: Maria Fazio mi ha raccontato di aver cominciato a scriverlo dopo un incubo avuto nel 2008, cercando di approfondire il tema del rapporto tra i ricordi e la morte.
La seconda è un piccolo aneddoto. Non faccio nomi, ma non sono l’unico ad aver letto in anteprima Odore di zolfo (che ai tempi aveva altri potenziali titoli, il mio preferito era la Dove c’è puzza di Zolfo, e dopo averlo letto capirete perché). Un’autrice molto apprezzata lo ha paragonato ai racconti horror di Shirley Jackson. Direi che è una buonissima credenziale!
