Frammenti di razionale confusione

Eccomi ancora qui… ho due minuti a disposizione (forse qualcosa di più) e li uso per parlavi di Frammenti di razionale confusione, il mio secondo libro.

Frammenti di razionale confusione, edito dalla New-Book Edizioni

Il libro è uscito esattamente il giorno del mio quarantaseiesimo compleanno, ossia il 30 settembre del 2019.

A differenza de L’incredibile storia di Marrazzo che non credeva ai fantasmi, il mio primo libro pubblicato, Frammenti di razionale confusione è uscito solo in formato digitale. Peccato, perché a mio modesto parere meritava (nella sua nicchia) di avere un po’ di visibilità in più. Ma questo mi è stato offerto e questo ho accettato.

Qui potete ascoltare un estratto di Frammenti di razionale confusione letto dalla bravissima Miss Maggie Paper

Per parlarvi del libro userò la presentazione che gli ho fatto nel gruppo Facebook Il cazzeggio di “Io scrittore”.

In questo gruppo partecipo con il nome Daniele Enne, il mio nome però è Daniele Naselli ed è così che risulta nella copertina del libro. Fa poca differenza, ma mi è sembrato giusto iniziare così questa presentazione.
Enne è stato un esperimento, il tentativo di scindere il mio essere scrittore dal mio essere impiegato, e Frammenti di razionale confusione è figlio di questo esperimento. A un certo punto, però, ho capito che non aveva senso cercare di dare ordine a qualcosa che ordinato non è, e ho deciso di proseguire con il mio vero nome.

Chiusa questa premessa passo a parlare del libro, della sua storia non della trama. Inizio dal concorso che ci accomuna, da IoScrittore. Qui non è andata un granché bene, infatti Frammenti non ha superato la prima fase. Con il concorso della New-Book Edizioni, invece, le cose sono andate meglio: è stato menzionato dalla giuria e ne è conseguita la pubblicazione, anche se solo in formato digitale.

Veniamo al libro vero e proprio. Comincio con il dire che è corto, un centinaio di pagine più o meno, ma che in questo centinaio di pagine è racchiuso un lavoro che mi ha accompagnato per quasi trent’anni. Un lungo lavoro di cesello alla ricerca dello stile più appropriato per una storia che avevo dentro fin da ragazzino.

La trama, così come la casa editrice l’ha riassunta, è la seguente.

Le vite dei due protagonisti si intrecciano grazie alle pagine di un vecchio diario all’interno del quale Luna cerca di comprendere se stessa e le strane vicende che le accadono, mentre Paolo cerca di lottare contro i suoi demoni. Ma come possono incastrarsi due storie lontane nel tempo, apparentemente così diverse fra loro?
Una storia ricca di colpi di scena che vi lascerà senza fiato.

Si tratta di un thriller (più o meno) dove tutto ciò che succede è raccontato attraverso i pensieri dei personaggi che si trovano, volenti o nolenti, coinvolti nelle vicissitudini dei due protagonisti.
L’esperimento è stato proprio questo: ho cercato di sgretolare una storia, una specie di giallo, in una serie di frammenti, per poi farle trovare un senso compiuto solo attraverso l’ordine che chi legge riporta, collegando i vari frammenti (di razionale confusione, appunto).

Ci tengo a precisare comunque che, nonostante titolo e premessa che possono apparire fuorvianti, non si tratta di un libro pretenzioso. Non è un mattone, per farla breve.
Ho provato a raccontare la confusione che attraversa la testa di due persone fragili, di un uomo e di una donna dal carattere indelebilmente condizionato dal passato, e ho cercato di farlo nella maniera più semplice e diretta possibile. Non credo che con voi serva dilungarsi ulteriormente sulle difficoltà che si affrontano nello scegliere la strada della semplicità, senza rischiare di apparire banale, quindi mi fermo qui.

Concludo dicendo che non so se sia stato un esperimento riuscito, mi auguro di sì e spero che qualcuno di voi mi possa dare una sua possibile risposta.

Questa è la copertina che avevo disegnato nei primi anni novanta. Lei è Luna Re così come la immaginavo io. Avevo intitolato il disegno “Lunare”.

Siccome fare la recensione del proprio libro non è politicamente corretto, mi farò aiutare da chi, la recensione al mio libro, l’ha fatta nel suo blog.

Ecco quella di Miss Maggie Paper

Sentendo parlare di sperimentazione ho subito ipotizzato che potesse trattarsi di un libro un po’ trascurato, magari non editato bene, con molti refusi, anche se magari con idee interessanti.

Non mi sono mai sbagliata così tanto. Questo libro è stato una piacevole sorpresa per me.

I protagonisti del libro sono diversi, ma quello che appare più spesso è Paolo, un uomo segnato da un passato tragico e che ha sviluppato delle ossessioni particolari. Ha l’abitudine di seguire le donne che gli paiono più sicure e prova piacere a spaventarle. Fin quando queste non decidono di affrontarlo, allora fa finta di niente e tira avanti per la strada. Paolo ha un atteggiamento nichilista, pensa spesso al suo passato, alle sue vecchie relazioni e le racconta al suo terapista, il dottor Valli.

Poi abbiamo Luna, che parla con noi e con Paolo attraverso il suo diario. È una donna insicura, perennemente gelosa di sua sorella, convinta di non volere o meritare l’amore di nessuno, rifiutando essa stessa quelle poche occasioni che le si parano davanti.

L’intero libro è strutturato sul flusso dei pensieri di questi due personaggi e di altri secondari. I dialoghi non sono ben delineati, proprio perché fanno parte dei ricordi e delle fantasie di questi ultimi. Un’idea che mi è piaciuta tantissimo.

Ho trovato il libro di una complessità meravigliosa. L’intento di costruire un thriller con questo stile narrativo è già complesso di per sé, ma il fatto di riuscirci con tanta precisione e senza buchi di trama l’ho trovato ammirevole. Nonostante il tipo di prosa che ti porta a saltare spesso da un personaggio all’altro, non ho trovato nessuna difficoltà a leggere e a capire ciò che stava avvenendo, dentro e fuori i protagonisti. Quando sono arrivata alla fine mi sono resa conto che alcuni misteri li avevo già risolti, grazie agli indizi celati nel libro. Eppure l’effetto è stato incredibile, perché all’inizio non consideravo proprio questi indizi rilevanti per la trama. Paiono quasi inutili in alcuni casi. La suspense da thriller si percepisce, non tanto da lasciarti col fiato sospeso, ma abbastanza da darti una gran soddisfazione quando ti viene dato l’ultimo indizio, permettendoti di capire tutta la logica entro la quale sono vincolati i personaggi. Tutto torna ed è meraviglioso, soprattutto per un libro sperimentale.

L’autore ha creato uno splendido gioco di pensieri – e documentazioni di pensieri –, di personaggi realistici, tormentati dalla vita e dalla depressione. Incapaci di vivere da soli, ma allo stesso tempo impossibilitati a relazionarsi con altri a causa dei propri traumi e del proprio passato impervio. Entrambi desiderano quasi essere puniti, distrutti dai loro sensi di colpa e dall’incapacità di vedere le cose belle della vita. Mi ha permesso di riflettere su molte tematiche e mi ha fatta immedesimare così tanto, da sentirmi quasi parte di queste.

Personalmente l’ho trovato uno dei libri meglio costruiti che ho letto in questi ultimi tempi. Mi ha colpita seriamente. Credo che tutti i libri meritino una chance di essere letti, ma questo soprattutto, pur essendo una lettura un po’ di nicchia, vi assicuro che l’autore sa il fatto suo. Solitamente non do cinque stelline, perché trovo sempre qualche problemino che me lo impedisce, ma questa volta penso che siano meritate.

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Dal blog Tiny fox in the box

La prima cosa che colpisce di Frammenti di razionale confusione è, neanche a dirlo, la trama, perché trovo che ci siano tutte le premesse per aspettarsi una lettura diversa dal solito e decisamente interessante.
Infatti, così è stato!
La storia mi ha subito catturato, coinvolgendomi nelle vicende personali dei due protagonisti. Vicende che, apparentemente, sembrano avere poco o nulla a che fare l’una con l’altra ma che, in realtà, sono inevitabilmente legate.
Questo legame indissolubile, però, il lettore lo percepisce solo nell’ultima parte del romanzo e credo sia inevitabile restarne stupiti, perché non ci si aspetta assolutamente un risvolto simile.
Trattandosi di una trama ricca di colpi di scena e costellata di tanti piccoli dettagli importanti che, però, potrebbero non apparire come tali, non posso soffermarmici troppo, altrimenti rischierei di rovinarvi la lettura.
Posso dirvi, però, che in Frammenti di razionale confusione si alternano due filoni narrativi, ambientati in archi temporali diversi ( a metà degli anni ’80 e a metà degli anni ’90) e raccontati anche con espedienti diversi.
Ma per parlarvi di questo, direi che prima devo passare a parlarvi dei personaggi, perché tutto è strettamente collegato.

Protagonisti della vicenda, sono Paolo e Luna.
Luna ci viene presentata attraverso le pagine di un diario, e la sua storia si svolge nei primi anni ’80. Luna ha venticinque anni e sta attraversando un periodo piuttosto complicato della sua vita: ha un rapporto burrascoso con la sorella Iride, ha una mezza relazione con Dario, compagno di Iride, da cui si sente usata e che, successivamente, crede di aver usato e subirà un forte crollo nervoso che la porterà ad estraniarsi completamente dalla realtà.
Paolo, invece, “parla” attraverso il racconto delle sue sedute dallo psicologo e la sua storia si svolge nei primi anni ’90. Paolo ci viene presentato come un uomo dal carattere difficile, chiuso, a tratti complessato e con un passato doloroso che, non è chiaro nemmeno a lui, se vuole ricordare o meno. Paolo è un tipo decisamente particolare, con abitudini al limite del morboso e strane fissazioni, soprattutto quando si tratta di donne.
Cosa c’entrano, l’uno con l’altra, questi due personaggi disastrati?
Apparentemente nulla, ma Paolo (e spero non sia uno spoiler, per lo meno non troppo grande) entra in possesso del diario di Luna e sarà proprio questo particolare che cambierà le vite di entrambi.
E più di questo, nuovamente, non vi posso dire, perché, ricollegandomi a quanto detto poco fa riguardo la trama, finirei per rovinarvi la lettura.

Da un punto di vista generale, comunque, la caratterizzazione dei personaggi mi è sembrata ben fatta, nonostante, per la maggior parte del tempo, questi ci vengano raccontati solo attraverso gli occhi di Luna e/o di Paolo.
Solo nella seconda parte del romanzo, quando ormai ci si avvia alla conclusione, tutte le figure che, fino a quel momento hanno ruotato attorno ai due protagonisti, diventano protagoniste e voci narranti a loro volta, risultando comunque, perfettamente riconoscibili agli occhi del lettore.

Conoscevo già Daniele Naselli quindi sapevo che avrei apprezzato il suo stile.
La sua, infatti, è una scrittura semplice ma d’impatto, in grado di catturare il lettore e di coinvolgerlo nelle vicende personali dei protagonisti. 
Come sapete non sono una grande amante della narrazione in prima persona, perché spesso la trovo una limitazione. Non è stato questo il caso, però, in primo luogo perché sia Luna che Paolo ci tengono a raccontare tutto con dovizia di particolari; secondariamente, perché, nella seconda parte del romanzo, prima e terza persona si alternano, consentendo al lettore di dipanare la matassa e arrivare preparato – o quasi –  al finale che si rivela, a mio parere, il colpo di scena più grosso di tutta la storia.

Insomma, Frammenti di razionale confusione, si è rivelata una lettura particolare e coinvolgente, in grado di intrecciare al meglio il racconto di vita quotidiana, l’analisi (e anche l’autoanalisi, perché no) e il thriller.
Sicuramente consigliato a chi cerca qualcosa di diverso e, soprattutto, ben scritto!

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Dal blog Les Fleurs du Mal

Può essere razionale la confusione? Essendo frutto di una mente che spesso si trova a dover lottare contro il dio del limite, direi di sì. Siamo troppo abituati a percepire razionale come un sinonimo di ordine. Come se la ragione fosse un argine al caos. Ebbene, ci sono menti che vivono dell’energia di questa divinità infera. Ed è quello che l’autore tenta di farci comprendere.

Lo fa attraverso un libro complicato, difficile spesso definito sperimentale. Lo fa inserendo una certa tensione che sfuma nei pensieri altrui rendendoci quasi morbosi voyeur tesi a spiare l’intimo di due strani personaggi, oserei dire bordeline.

E ci sentiamo un po’ fuori posto in questo osservare dal buco della porta i pensieri e le confessioni di un ossessionato Paolo, ossessionato anch’esso da una vita, in particolare quella femminile da cui si sente, per motivi specifici che non posso e non intendo svelarvi, quasi tenuto fuori. Ma non solo dalle donne, dal loro mondo intimo che spesso si svela da un sorriso, uno sguardo. Paolo è fuori dalla vita stessa. Perché ogni ossessione ci conduce per forza in altri luoghi, qualora incapaci di domarle.

E poi spiamo il diario segreto di Luna, con una dose di disagio mista a compiacimento. Quella vita interiore che a Paolo è quasi negata si mostra a noi nella vita di una donna che racconta e al tempo stesso non vive davvero cosa racconta.

E’ tutto un’illusione il libro dunque? Forse. O forse lo è la vita stessa questo palcoscenico di razionale confusione, in cui le maschere cadono e si trasformano, in cui ogni attore si trova a recitare più parti. E cosi senza che ci si accorge, si arriva dritti a una sorta di esperimento thriller.

L’autore spazia e esce improvvisamente dallo psicodramma e inserisce indizi qua e là. Alcuni li coglieranno. Altri saranno oramai imprigionati in una rete di confessioni che ci toccano di persona.

In fondo le stesse rivendicazioni d Paolo possono essere quelle di ciascuno di noi. In fondo forse Paolo non è che un altro lato della personalità di quel lettore che, impugnato il libro si bea di essere perfettamente sano e normale.

Cosa accade, beh non è mio compito svelarlo. E’ un libro per tutti? Forse no. Ma è un libro che tutti dovrebbero leggere. Non solo per avere un esperienza tattile di lettura, cosa molto rara in questo panorama rarefatto. Ma perché tutti voi siete degni di un libro definito spesso dai colti intellettuali, di nicchia. Allora non abbiate paura. E lasciate che la razionale confusione vi sconvolga la vita.

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Dal blog Libri e aforismi

Luna e Paolo. Anni 80 e anni 90. Cos’hanno in comune? All’apparenza nulla, se non il fatto di raccontare al lettore una storia. Luna ci parla tramite il suo diario, Paolo invece lo vediamo alle prese con delle sedute da uno psichiatra. Luna soffre di una gelosia morbosa nei confronti della sorella Iride, Paolo ha un passato tragico alle spalle e ha la morbosa ossessione di seguire le donne per strada.
Due storie destinate a incrociarsi solo nel finale del libro, che coglie di sorpresa il lettore.
Lo stile del libro è asciutto, molto stringato, non è adatto a quel genere di lettori che, come me, amano molto le descrizioni e il dilungarsi dei pensieri. Diciamo che ci si deve un po’ abituare.
Qui siamo di fronte a capitoli minimi, fatti di brevi parole, di sensazioni sfumate, capitoli che vanno intuiti e incastrati come pezzi di un puzzle per arrivare al finale.
Il libro si legge in fretta, dunque, ma non per questo non è bello.
Lo rileggerei? Sì.

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In chiusura vorrei citare un altro piccolo traguardo raggiunto da questo libro non proprio fortunato. In una delle varie edizioni del concorso Fai viaggiare la tua storia indetto da Libromania e Autogrill: in coppia con C’era una volta Lorenzo, un altro romanzo breve finora mai pubblicato, Frammenti è arrivato in finale. Non ha vinto nulla, ma su 362 partecipanti è entrato nella rosa dei 64 finalisti.

E con questo è tutto.

A presto.

D.

5,0 / 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da lincredibilestoria

Sono nato a Genova nel 1973 e sono sempre vissuto a Pieve Ligure, nel Golfo Paradiso, dove tuttora vivo con mia moglie e i miei due figli. Laureato in Economia Marittima e dei trasporti sono impiegato nel settore del commercio. Appassionato di musica e letteratura, negli anni 90 ho realizzato con alcuni amici il sito web www.luciobattisti.net, ossia il primo sito web dedicato a Lucio Battisti, purtroppo oggi non più attivo. Il mio primo romanzo “L’incredibile storia di Marrazzo che non credeva ai fantasmi” (LFA Publusher, 2019) è stato finalista della seconda edizione del concorso “Romanzi in cerca di autore” realizzato da Passione Scrittore in collaborazione con Mondadori Store e Kobo Writing Life. Il secondo, “Frammenti di razionale confusione” (New-Book Edizioni, 2019), uscito nel solo formato digitale, è menzionato speciale del secondo Concorso Letterario New-Book Edizioni. Nel 2020 un mio racconto dal titolo "Vicoli" viene incluso nella collana "Racconti liguri. Vol. 2" (Historica Edizioni EAN: 9788833372013) grazie al concorso indetto dalla Historica Edizioni "Racconti liguri 2020". Il primo volume dell'antologia "Un Natale Horror 2020" (ISBN 9798581288856 - letteraturahorror.it) contiene un mio racconto dal titolo "Alcune distrazioni". Nella raccolta "Corde, delitti e altri misteri" (ISBN ‎ 979-8784705129 - #autorisolidali, dicembre 2021) è incluso un mio racconto dal titolo "La ragazza della cisterna di Ponte Vecchio". "Il racconto di un piccolo cane" appare nell'antologia "Letteratura per il nuovo millennio" (ISBN 978-88-946367-8-9 - QUIA Edizioni, giugno 2022). "Storie di treni, di stazioni e di esplosioni" è inserito nella raccolta della ivvi.it "Scrittori italiani, libro rosso" (settembre 2022). Nel novembre del 2022 la Brè Edizioni pubblica "C'era una volta Lorenzo - Gli ultimi istanti di un uomo sbagliato" (ISBN-13 ‏ : ‎ 979-1259702838), finalista della sesta edizione dell’iniziativa letteraria Fai viaggiare la tua storia, organizzata da Libromania con la collaborazione di De Agostini Libri. Dalla collaborazione con il Centro Studi Storie di Jeri, che si occupa di storia locale inerente ai comuni di Bogliasco, Pieve Ligure e Sori, nasce la pubblicazione del saggio "La favola del castello di Pieve Ligure" nel XV Volume dei Quaderni di Storia Locale (Novembre 2023). La giuria del Premio Letterario Internazionale Casinò di Sanremo Antonio Semeria ha scelto il racconto "Dall’alba al tramonto" per essere inserito nell’antologia dedicata al centenario calviniano dal titolo Camminando sul sentiero dei nidi di ragno (De Ferrari, EAN 9788855036320, Dicembre 2023).