Il Pizzaiolo

Poi c’era un raccontino sperimentale che avevo scritto in Lire nel 1999 (e che in seguito ho convertito in valuta attuale).

La prima comparsa pubblica risale ai tempi del vecchio Blog di Google, ai tempi del fu Google+ (R.I.P. dear old friend, you gave me lots of satisfaction).

Ha ricevuto anche un’offerta di pubblicazione, ma non era di mio gradimento.

Di recente l’ho buttato allo sbaraglio, un intruso tra tanti partecipanti al concorso della Dantebus.

Se c’è ancora tempo lo potete anche votare, ma non servirà a molto visto che le classifiche parlano di 400 e passa voti per le teste di serie, e io se arrivo a 15 voti stappo la bottiglia buona, quella che conservo dal 1999, appunto.

Eccolo.

Il Pizzaiolo

Finora Il Pizzaiolo non ha avuto molto a che fare con la pizza – a meno che non prendiamo in considerazione il fatto che ne è ghiotto. Precisato questo va anche detto che Il Pizzaiolo si chiama così per comodità e che un tempo era stato Lo Strappaerba, Lo Scrutatore, Il Bagninosenzapatentino – soprannominato Sguatteroincasodi ControllodellaGuardiadiFinanza – L’elencaro Telefonico, e via dicendo.

Il Pizzaiolo è un ragazzo simpatico, e come tutti i ragazzi simpatici ha la sua Patatina. Patatina però abita parecchio lontano da lui, e così Il Pizzaiolo ha deciso di avere bisogno di soldi per pagare i viaggi per vederla. Non è stata una decisione facile, sia ben chiaro. C’erano almeno due alternative da considerare:

alternativa uno) non avere bisogno di soldi, dunque non vedere Patatina

alternativa bi) avere bisogno di soldi per pagare i viaggi per andare a trovare Patatina

Ora, capirete bene che Il Pizzaiolo ha dovuto pensarci su, lui non è uno che prende decisioni affrettate. Il Pizzaiolo è un tipo che pondera. Così, dopo venticinquemila diviso ventiquattromila decimi di secondo ha scartato l’alternativa uno e ha scelto l’alternativa bi. Magari questo non ditelo a Patatina, ma se anche avesse scelto la uno, avrebbe comunque avuto bisogno di soldi, perché la vita di un pizzaiolo, con o senza patatine, è costosa. Anzi, forse senza lo è di più, perché un pizzaiolo medio deve investire parecchio nella ricerca.

Ecco Il Pizzaiolo con la sua Patatina in uno scatto d’epoca

Il primo giorno: la consulenza gratuita, ma solo perché si tratta de Il Pizzaiolo

Il Pizzaiolo ha chiesto consulenza in vari centri specializzati, e tutti lo hanno indirizzato da – che fortuna! – un suo carissimo amico: Il Gianluca. Il Gianluca – di nascosto da orecchie indiscrete – gli ha dato due o tre dritte sul come presentarsi.

Caro il mio Il Pizzaiolo, per ottenere successo nella vita devi anzitutto essere ben lavato, poi devi sempre mostrarti con un sorriso raggiante e, per finire, assolutamente non devi mai essere profumato. Ah, dimenticavo, salutare dicendo salve è da cafone.

Il Pizzaiolo, riconoscente più che mai, ha offerto un Gingerino al bar a Il Gianluca e per risparmiare non ha bevuto niente. Poi, mentre Il Gianluca sorseggiava il suo Gingerino, si è fatto coraggio e gli ha posto la vera domanda importante – di cui già sapeva la risposta – ossia se conosceva un indirizzo sicuro.

Chiaramente Il Gianluca conosceva un indirizzo sicuro, anzi conosceva proprio l’indirizzosicuro. Infatti ha tirato fuori il suo telefonino di ultima generazione – capace addirittura di fare le divisioni! – e alla fine ha dato a Il Pizzaiolo l’indirizzosicuro.

Il Gianluca, in una rara fotografia scattata dopo la consumazione a ufo del Gingerino offerto da Il Pizzaiolo, come pegno per la fornitura de l’indirizzosicuro

Il secondo giorno: ulteriore faticosissima ricerca

Il Pizzaiolo è risalito al numerosicuro scrivendo su un motore di ricerca l’indirizzosicuro. Ma tutto questo – badate bene – solo dopo aver meditato a lungo. Ora, per evitare di ripetere sempre questa formula vi chiediamo la cortesia di ricordare a ogni prossima decisione de Il Pizzaiolo che lui è uno che medita molto e che non fa le cose affrettate. Vi diciamo questo perché ci dispiacerebbe sia che voi leggeste sempre la stessa frase, sia che Il Pizzaiolo passasse per uno dalla decisione facile.

Il Pizzaiolo in fase di meditazione

Il terzo giorno: il contatto

Pizza Center, desidera?

Pronto… Salv… hem… Buona sera signorina Pizzasenter Desidera, mi chiamo Il Pizzaiolo e cerco lavoro. Me ne date?

Buona sera Il Pizzaiolo, io sono Componiscatoledaasporto Inviperita. Hai un mezzo?

Certo.

Allora ti diamo lavoro. Vieni… diciamo… domani?

Sì.

Diciamo alle… 5, 5 e mezza?

Sì.

Conosci già l’indirizzo?

Sì.

D’accordo, allora a domani.

Aspetti signorina Componiscatoledaasporto…

Dimmi, caro.

Devo venire con la macchina?

Certo, certo, cominci subito a girare con I Ragazziqui e Poidopodomanivaidasolo.

Uh! Che bello! Spero di ricordarmi i loro nomi.

Cosa? Anzi, lascia stare… a domani.

Clik.

Signorina Componiscatoledaasporto? Pizzasenter Desidera? È ancora lì? Signorina?

Il Pizzaiolo al telefono, con la signorina Pizzasenter Desidera

Il quarto giorno: si comincia!!!

Alle 5 e un quarto del pomeriggio Il Pizzaiolo – ben lavato e sorridente – è davanti all’indirizzosicuro. Visto che doveva essere lì fra le 5 e le 5 e mezza ha pensato di fare bella figura e arrivare a metà dei due orari, così da non apparire un disperato presentandosi prima, né un ritardatario presentandosi dopo.

C’è un problema, però: la saracinesca corrispondente all’indirizzosicuro è giù.

Il Pizzaiolo controlla che il fuso orario nel suo orologio sia corretto, poi che l’indirizzo sicuro sia effettivamente l’indirizzosicuro e solo dopo essersi accertato di tutto questo si avvicina alla saracinesca.

Come d’incanto la saracinesca si apre appena lui le è davanti. Non si apre tutta, però. Si ferma all’altezza del suo ginocchio.

Il Pizzaiolo si china, sbircia dentro e vede un cappottino rosso con all’interno un barboncino beige e due gambone ciccione e pelose sopra a un paio di zoccoli ortopedici.

Salve, sono Il Pizzaiolo ho chiamato ieri. Mi avete dato lavoro, si ricorda?

Torna dopo le 6, noi apriamo alle 6.

Il Pizzaiolo, amareggiato dalla risposta, si annusa le ascelle. Accipicchia, profumano! Che sia per questo che è stato accolto così male?

L’immagine de Il Gianluca che sorseggia il suo Gingerino a ufo gli appare come un’illuminazione.

Dannazione Il Pizzaiolo, hai detto salve!

Così Il Pizzaiolo – che purtroppo per lui non ha né un libro da leggere, né un pensiero da pensare – va in macchina e rimane seduto fino all’ora stabilita.

Alle sei in punto torna davanti alla saracinesca e la trova aperta.

Buona sera, io sono Il Pizzaiolo.

E io Facciadaporco Concodino, che pizza vuoi comprare?

Nessuna, signor Concodino.

Allora posso sapere cosa vuoi?

Cerco lavoro, ho chiamato ieri.

Capisco. Da dove vieni?

Da venti chilometri da qui.

Ma sei matto? Non ti conviene cercare un altroindirizzosicuro più vicino a casa tua?

Dunque, alla prima domanda rispondo che no, non sono matto.

E alla seconda?

Si faccia i fatti suoi che io mi faccio i miei.

Mi sembra corretto. Allora, se sei convinto, domani cominci a girare con I Ragazziqui e Poidopodomanivaidasolo.

Acciderbolina che nomi difficili, spero davvero di riuscire a ricordarmeli.

Ah ah ah, molto simpatico. Ora sparisci.

Foto ricordo de Il Pizzaiolo con I Ragazziqui e Poidopodomanivaidasolo

Il quarto giorno: l’ulteriore consiglio de Il Gianluca

Il Pizzaiolo, senti, io ti consiglio di prendere l’autostrada per recarti all’indirizzosicuro, così risparmi tempo, benzina e paghi solo un euro di pedaggio.

Ok.

Sempre il quarto giorno: dopo un’ora di coda al casello di uscita per arrivare all’indirizzosicuro

Sei in anticipo, ragazzo!

Mi fa piacere, sa? Avevo paura che con il traffico sarei arrivato tardi. E invece, guarda un po’, sono pure in anticipo!

Uh uh, molto spiritoso. Come ti chiami, più?

Il Pizzaiolo.

Giusto, è vero. Ora però sali in macchina con Parlotroppo Sossempretutto che se no gli si raffreddano le pizze.

Ma non dovevo andare con…

Taci e fai come ti dico. Dov’è… Ah, eccolo lì! Signor Parlotroppo?

Sì?

Non le dispiace, vero, illustrare il mestiere al ragazzo…

Mi chiamo I_L_P_I_Z_Z_A_I_O_L_O. Non è difficile.

Sì, be’, come vuoi. Dicevamo… Ah sì, Signor Parlotroppo non le dispiace, vero?

Assolutamente per me non è un problema io sono sempre bla bla bla bla ragazzo posteggia bene la tua macchina bla bla bla e fa’ sempre attenzione a non lasciarla con lo sterzo all’infuori bla bla bla bla se no metti che ti picchiano dentro mentre consegni una pizza bla bla bla va a finire che ti distruggono tutto bla bla ammortizzatori frizione carrozzeria tutto bla insomma a me è successo un mese fa bla bla bla…

…bla bla bla…

…bla bla…

Scusi sa se la interrompo, lei parla davvero tanto.

Dici, ragazzo?

Sì.

Non me lo aveva mai detto nessuno.

Bene, ora che siamo amici mi ricorda come si chiama?

Parlotroppo come il vicino di casa di mio bla bla bla e anche dello zio di bla bla bla è curioso non è vero bla bla bla devi ammettere che è una coincidenza davvero bla bla…

Il Pizzaiolo in una foto antica, all’epoca dell’acquisto del mezzo porta pizze.

Durante la prima consegna: i consigli del mestiere

…bla bla bla ma soprattutto mi raccomando non curvare mai in quella strada lì perché è inflazione bla bla e non prendere i gialli che ti fanno la foto e ti arriva la multa a casa bla bla poi la paghi tu mica il signor Facciadaporco bla bla vedi laggiù ragazzo noi abbiamo clienti anche lì bla bla bla bla non è che ci guadagni tanto bla bla magari ti ci compri la frutta bla bla bla al giorno d’oggi con quello che costa bla bla bla bla bla ma di mance non se ne parla proprio bla bla bla bla ieri per esempio bla bla bla…

Durante una tra le varie consegne: il consiglio dei consigli

…bla bla ma vai sempre piano e fa’ attenzione allo stracchino ma anche alle mozzarelle bla bla porta sempre la scatola dopo aver controllato il numero bla bla bla scendi controlli e poi torni in macchina bla bla bla bla prendi la scatola e solo allora suoni il campanello bla bla segui il mio consiglio ragazzo bla bla bla portati sempre dietro sessantaeuroinfoglidadiecicinqueemonetedauno…

E se mi pagano con 100 euro?

In tre anni di onorata carriera non mi hanno mai pagato con 100 euro bla bla bla se hanno pezzi grossi lo dicono sempre al telefono durante l’ordinazione bla a me per esempio è capitato bla bla e poi tu l’hai mai visto un foglio da 100 bla bla bla tranquillo Il Pizzaiolo bla bla bla bastano sessantaeuroinfoglidadiecicinqueemonetedauno bla bla bla bla bla…

Meno male, pensa Il Pizzaiolo, io manco li ho mai visti 100 euro tutti insieme!

Il Pizzaiolo con il Signor Parlotroppo, durante una consegna

Durante la pausa-cena: il sospetto

Il Pizzaiolo si sta gustando la sua pizza gratis con bottiglietta d’acqua frizzante, mentre guarda sul televisore del signor Concodino la Juve. Sta andando tutto alla grande, escluso il continuo strusciarsi del cappotto imbottito del barboncino contro il suo piede. Dopo i preziosi consigli di Parlotroppo il lavoro non ha più nessun segreto per lui, inoltre poco fa Il signor Concodino ha detto sottovoce a Parlotroppo che darà 10 euro di paga al ragazzo, e il Pizzaiolo, che ha ascoltato la conversazione di nascosto, si sente già i 10 euro in tasca.

Maledizione!

Il signor Concodino adesso sembra proprio arrabbiato. La Juve ha preso un altro gol ed è sotto di due. Il Pizzaiolo prova a confortarlo.

Non se la prenda signor Facciadaporco, è solo una partita di pallone. Nella vita ci sono cose molto più importanti.

Il signor Concodino non gli risponde nemmeno, anzi si gira verso il signor Sossempretutto e scuote la testa con disappunto. Sempre sottovoce, per non farsi sentire da Il Pizzaiolo, gli dice: non è che questo qui è unfigliodifinanziere opeggioancoradiunpoliziotto? Nel dubbio è meglio che non gli dica che il lavoro è in nero e che mi sono giocato al toto nero le vittorie della Juve e del Real in Cempionslig, le dispiace signor Sossempretutto?

A fine serata: i conti di Facciadaporco Concodino

La Juve ha perso +

Il Real ha pareggiato +

Il ragazzo ha mangiato una pizza gratis +

Il ragazzo ha bevuto una bottiglietta di acqua frizzante gratis +

Il ragazzo non ha fatto nessuna consegna perché le ha fatte il signor Parlotroppo =

Il ragazzo questa sera non vedrà un becco di un quattrino.

Se poi ci aggiungiamo che Unagallinella Furbacomeunavolpe gli ha detto Forza Juve al telefono, e lui in brodo di giuggiole le ha regalato una birra, era inevitabile che andasse a finire così.

Il Pizzaiolo, durante la pausa-cena, con il suo cartone di pizza

Il quinto giorno: Il Pizzaiolo arriva prima di tutti, la prima consegna spetta a lui

Sai dov’è Via Caciocavallo, ragazzo?

No.

Chiedi all’altro ragazzo lì, che è l’esperto.

Ok, grazie.

Ciao, sei tu Laltroragazzoli Cheelesperto?

Cosa dici, scusa?

Qui dovete essere tutti sordi. Comunque… molto piacere, io sono Il Pizzaiolo.

Sì, va be’, ma cosa vuoi da me?

Mi indicheresti Via Caciocavallo?

È là.

Grazie, a buon rendere.

La prima consegna: due chilometri oltre Via Caciocavallo

Buona sera signor Vendoaccendini Aisemafori, sa dirmi dov’è Via Caciocavallo?

Dui euri.

E se facessimo uno?

Dui.

Uff, ecco a lei.

Dietro.

Sempre la prima consegna: un chilometro prima di Via Caciocavallo

Scusi signor Benzinaio Conlapompainmano, mi direbbe cortesemente dove si trova Via Caciocavallo?

Certo gentile cliente, quanto fa di benzina?

Ho metà serbatoio pieno, grazie.

Facciamo 20 euro, allora?

10, se proprio insiste.

Eccola servito. Ah, giusto, Via Caciocavallo è un chilometro avanti.

Laltroragazzoli Cheelesperto, mentre intrattiene i colleghi aspettando la pizza da consegnare

In via Caciocavallo: mezzora dopo

Buonasera gentile cliente, ho qui le sue pizze, mi apre?

Alla buon’ora! Sali, settimo piano. Per l’ascensore serve la chiave, vieni a piedi.

Il Pizzaiolo, con le pizze in mano, sale le scale a due gradini alla volta. Con il fiatone, tre minuti dopo, si presenta davanti alla porta.

Eccomi.

Bene, non ci speravamo più. Quant’è?

24 euro e 70 centesimi giusti giusti. Con la consegna, si intende.

Non capisco cosa ci sia di giusto in 24 euro e 70 centesimi, specie per delle pizze, comunque anche facendo 25 euro ho solo fogli da 100.

Però! Li colleziona?

Oh oh oh. Le pizze saranno fredde, possiamo andare a mangiarle?

Ma io non ho il resto da darle!

Dovresti sempre portartelo, santo cielo!

Non è che per caso in casa ha 50 euro? Andrebbero bene anche due fogli da 20? Magari sua moglie o sua madre? Per quelli ho il resto.

No, ho tutti biglietti da 100 euro.

Beato lei! Se chiediamo ai suoi vicini le dispiace?

Sì, perché non li conosco.

Allora torno appena ho il cambio. Ci vediamo dopo.

Sempre in via Caciocavallo: sulle scale

Scusi gentile Signoredalsorrisogratuito, ha mica da cambiare 100 euro con due da 50?

100 euro? Ma esistono?

Non sono uno spacciatore di soldi falsi, certo che esistono.

Non si finisce mai di imparare.

Sono d’accordo con lei. Arrivederci, e felice di averle insegnato qualcosa di nuovo.

Il Signor Concodino mentre prepara le pizze

La seconda consegna, dopo che Componiscatoledaasporto Inviperita – la presunta moglie di Facciadaporco Concodino, nonché padrona del barboncino libertino e incappottato – ha detto a Il Pizzaiolo che gli avrebbe trattenuto il prezzo della pizza non pagata, finché il tipo di Via Caciocavallo non avesse effettivamente pagato, e dopo che Facciadolce Mainfelice – una giovane collega de Il Pizzaiolo – ha prestato a Il Pizzaiolo 50 euro per un eventuale nuovo cambio

Nota: per questa consegna, per fortuna, Il Pizzaiolo conosce – all’incirca – bene la strada.

Buonasera cliente, ho la sua pizza, può aprirmi?

Terzo piano, prendi pure l’ascensore.

Grazie, arrivo subito.

Il Pizzaiolo, con una pizza in mano, sale una rampa di scale, quindi si trova davanti a un bivio.

Scala A o Scala B? Facciamo A.

Cinque minuti dopo, sorridente e ben lavato – grazie a una delle salviette umidificanti e inodore per bebè, acquistate nel pomeriggio, per ogni evenienza – Il Pizzaiolo consegna finalmente la pizza.

Mi deve scusare, sa, ma ho preso l’ascensore della scala sbagliata.

Non ti preoccupare bel giovanotto. Quanto è?

Sono 8 euro e 60 centesimi, con la consegna, si intende.

Eccoti i 60 centesimi, scusa se te li do da 1, da 2 e da 5, ma ne ho tanti in casa.

Uao! Non ne avevo mai visti così tanti insieme.

La gente li butta via e io li raccolgo. Spicciolino su spicciolino si fa presto a fare delle belle somme. E qui c’è un bel foglio da 50 euro, scusa ma non ho altro in casa.

Immagino, con tutti quei centesimi avrà ben poco spazio per altre cose.

Infatti. Scusa davvero, forse avrei dovuto avvertire durante l’ordinazione. Ah, ah, ah. Non c’ho pensato. Ah, ah, ah, che distratta che sono. Devi avere pazienza, sono vecchia ormai.

Non dica così signora, alla sua età oggi non si è mica vecchi. Quanti anni avrà? 70?

Io veramente…

A 70 anni un altro buon decennio, magari non completo, ma se lo vive ancora, sa?

Guarda che io ho 58 anni!

Allora anche due decenni. Sono un sacco di tempo, non si abbatta.

Abbattermi? Perché mai dovrei? È il giorno più bello della mia vita!

Vede signora che c’è sempre una soluzione per ogni problema? Ma veniamo alla nostra transazione, anche in questo caso non si deve preoccupare perché ho il resto. Ecco qui, solo che le devo restituire i suoi spiccioli, altrimenti non ci arrivo.

Ti dico io cosa facciamo, giovanotto. Mi dai un euro e io ti do il resto. Non la voglio quella robaccia nel portafogli, ruba solo spazio.

Il ritorno in via Caciocavallo: nemmeno la mancia sperata

Sigh!

Il primo cliente, a casa sua durante l’attesa della pizza trasportata da Il Pizzaiolo

Dopo la terza e ultima consegna: tutto liscio stavolta, anche 20 centesimi di mancia.

Bene, ragazzo. Fammi vedere i tuoi fogli di consegna.

Eccoli. A tal proposito volevo dirle che qui da voi mi sono trovato bene. Ottimi colleghi, disponibili, anche il cane è davvero carino. Credo che abbia qualche problema a distinguere un piede da una cagnetta, ma mi hanno lusingato le sue attenzioni.

Va’ avanti ragazzo, sputa il rospo.

Ecco… direi che non ho molta convenienza a lavorare qui.

Te l’avevo detto, tu hai voluto provare, ma io te l’avevo detto.

Già! Posso avere la mia pizza con bottiglietta adesso, che prima non ho fatto in tempo a mangiare?

Certo, cosa ti preparo?

Una Margherita va più che bene.

Sono 5 euro, 6 con l’acqua, ma per te che lavoravi qui facciamo 4.

Ah, ripensandoci non ho più molto appetito. Ho sete, però. Quanto le devo per la sola bottiglietta d’acqua?

Naturale o frizzante?

Come preferisce.

Offre la casa, ragazzo.

Un cliente che cerca di liberarsi dalla morsa di Cappottinorosso Conallinternobarboncinobeige

Il gran finale: due conti

Dopo aver chiamato la sua Patatina per farsi consolare, Il Pizzaiolo ha fatto due conti.

Ha guadagnato:

numero 1 pizza con prosciutto +

numero 1 bottiglietta di frizzante da mezzo litro +

numero 1 bottiglietta di naturale da mezzo litro +

6 euro e 20 centesimi, mance (una sola) comprese

______________________________________

6,20 euro + 1 pizza + 1 litro d’acqua

Per quanto riguarda le uscite, be’, lasciamo a voi, se vi va di farlo, il calcolo delle spese totali, tanto i dati li avete tutti.

Alla fin fine

Se Il Pizzaiolo avesse guadagnato almeno 10 euro forse avrebbe continuato. L’ambiente di lavoro era confortevole, le persone erano simpatiche e la pizza del signor Concodino non era poi da buttare. Ma cercare le vie è parecchio faticoso, anche con l’aiuto della tecnologia moderna. Meglio chiedere a Il Gianluca un nuovo indirizzosicuro, per qualcosa di più prestigioso e meno difficile. Gira voce che stiano cercando un nuovo Presidente del Consiglio, e chi meglio de Il Pizzaiolo potrebbe assumere questo incarico?

Il nuovo Presidente del Consiglio con la sua First Lady Patatina
5,0 / 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da lincredibilestoria

Sono nato a Genova nel 1973 e sono sempre vissuto a Pieve Ligure, nel Golfo Paradiso, dove tuttora vivo con mia moglie e i miei due figli. Laureato in Economia Marittima e dei trasporti sono impiegato nel settore del commercio. Appassionato di musica e letteratura, negli anni 90 ho realizzato con alcuni amici il sito web www.luciobattisti.net, ossia il primo sito web dedicato a Lucio Battisti, purtroppo oggi non più attivo. Il mio primo romanzo “L’incredibile storia di Marrazzo che non credeva ai fantasmi” (LFA Publusher, 2019) è stato finalista della seconda edizione del concorso “Romanzi in cerca di autore” realizzato da Passione Scrittore in collaborazione con Mondadori Store e Kobo Writing Life. Il secondo, “Frammenti di razionale confusione” (New-Book Edizioni, 2019), uscito nel solo formato digitale, è menzionato speciale del secondo Concorso Letterario New-Book Edizioni. Nel 2020 un mio racconto dal titolo "Vicoli" viene incluso nella collana "Racconti liguri. Vol. 2" (Historica Edizioni EAN: 9788833372013) grazie al concorso indetto dalla Historica Edizioni "Racconti liguri 2020". Il primo volume dell'antologia "Un Natale Horror 2020" (ISBN 9798581288856 - letteraturahorror.it) contiene un mio racconto dal titolo "Alcune distrazioni". Nella raccolta "Corde, delitti e altri misteri" (ISBN ‎ 979-8784705129 - #autorisolidali, dicembre 2021) è incluso un mio racconto dal titolo "La ragazza della cisterna di Ponte Vecchio". "Il racconto di un piccolo cane" appare nell'antologia "Letteratura per il nuovo millennio" (ISBN 978-88-946367-8-9 - QUIA Edizioni, giugno 2022). "Storie di treni, di stazioni e di esplosioni" è inserito nella raccolta della ivvi.it "Scrittori italiani, libro rosso" (settembre 2022). Nel novembre del 2022 la Brè Edizioni pubblica "C'era una volta Lorenzo - Gli ultimi istanti di un uomo sbagliato" (ISBN-13 ‏ : ‎ 979-1259702838), finalista della sesta edizione dell’iniziativa letteraria Fai viaggiare la tua storia, organizzata da Libromania con la collaborazione di De Agostini Libri. Dalla collaborazione con il Centro Studi Storie di Jeri, che si occupa di storia locale inerente ai comuni di Bogliasco, Pieve Ligure e Sori, nasce la pubblicazione del saggio "La favola del castello di Pieve Ligure" nel XV Volume dei Quaderni di Storia Locale (Novembre 2023). La giuria del Premio Letterario Internazionale Casinò di Sanremo Antonio Semeria ha scelto il racconto "Dall’alba al tramonto" per essere inserito nell’antologia dedicata al centenario calviniano dal titolo Camminando sul sentiero dei nidi di ragno (De Ferrari, EAN 9788855036320, Dicembre 2023).