FRANTOIO DELLA CHIESA DI SAN MICHELE

Molti posti di Pieve Ligure, come per esempio questo frantoio, non sono ancora conosciuti da tutti e per questo noi ve ne parliamo.

Il frantoio della chiesa di San Michele

A Pieve infatti nel recente passato erano presenti una decina di frantoi, tutti a sangue, cioè azionati dal lavoro fisico di animali e, talvolta anche di umani, anziché dall’acqua, che nel paese non è stata mai abbondante.

Tale struttura, che ha accompagnato le faticose giornate e le lunghe notti dei Pievesi dal mese di ottobre a dicembre, e anche oltre, talvolta anche a marzo fino agli anni 70, è stata dismessa completamente ed è caduta nell’oblio.

Il frantoio era alimentato dall’elettricità ed era suddiviso in più movimenti: dapprima la pesa, poi la vera e propria macina per la molitura delle olive interamente in pietra e ad una sola ruota.

La macina

La polpa così macinata veniva immessa dentro i fiscoli, o sporte, sacche intrecciate di materiale vegetale, sovrapposte l’una all’altra e compresse grazie a una pompa idraulica.

I fiscoli di corda intrecciata usati per contenere la pasta di olive

Si aiutava il processo versando sulle sporte dell’acqua calda: infatti nella stanza è presente un calderone per mantenerla alla giusta temperatura.

Il liquido veniva poi centrifugato per separare l’acqua di vegetazione, di scarto, amara, e l’acqua aggiunta dall’olio, che si colloca in superficie, e il gioco era fatto.

Nel caso di non presenza del separatore il liquido veniva lasciato decantare per più ore e poi separato naturalmente per gravità.

Le acque di lavorazione finivano in un vascone sottostante denominato Inferno mentre una parte della massa di olive schiacciate che si recuperava dalle sporte veniva utilizzata per alimentare il fuoco sotto al calderone.

Attualmente, su prenotazione, il frantoio è accessibile ai visitatori: è una struttura particolarmente antica, che potrebbe diventare anche un luogo storico e simbolico.

L’ingresso del frantoio

2 – ITINERARIO DI PIEVE LIGURE – PROGETTO UN TERRITORIO DA APP-LAUSO

Percorso PLAND-APP (App del territorio di Pieve Ligure) , elaborato dal CCRR di Pieve Ligure,a.s.2022-2023, in collaborazione con:

– Patto regionale “Sempre Diritti” (referente progetto x Coop Agorà: Paola Brisca)

– Coordinamento Pididà Liguria

– Comune di Pieve Ligure

– Scuola Primaria e Secondaria di Pieve Ligure.

Si ringraziano:

i Signori Ermanno Moresco e Pippo Dapueto per la creazione delle frecce segnaletiche

il Signor Daniele Naselli per aver messo a disposizione il blog personale “L’incredibile storia”

le signore Iolanda Tasso e Franca Stagno per aver fornito notizie sull’Oratorio

la signora Francesca Spezzani per le foto scattate al Re del bosco

il signor Michele Picco per aver concesso l’idea del percorso

Un particolare ringraziamento alla prof. Sara Boscolo per la pazienza, il tempo dedicato e i consigli forniti!

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